DEGENERAZIONE MACULARE, IL PEPERONE GIALLO PUO' FRENARLA?

Una ricerca dell'Università del Queensland, in Australia, ha evidenziato come appena cento grammi dell’ortaggio forniscono la quantità necessaria di zeaxantina, in grado di ridurre l’insorgenza della patologia oculare: la sostanza è contenuta anche nel tuorlo delle uova, il cui effetto positivo nei confronti della malattia era già stato studiato in passato

Inserire nella propria alimentazione peperoni giallo-arancio potrebbe essere di supporto nel trattare la carenza di zeaxantina, sostanza che aiuta a prevenire la degenerazione maculare senile. A suggerirlo, come riportato dall’Ansa, è stata una ricerca dell'Università del Queensland, in Australia, che ha messo in luce come questo ortaggio sia ricchissimo del pigmento carotenoide che ne determina il colore e che ha una funzione protettiva nei confronti degli occhi.

Secondo quanto spiega sul sito dell’ateneo australiano il responsabile del progetto, Tim O'Hare del Centre for Nutrition and Food Science, la zeaxantina può ridurre infatti del 25% il tasso di insorgenza della patologia: il composto si accumula nella macula, nella parte posteriore degli occhi, e protegge dalla luce blu, particolarmente dannosa in quanto può ossidare i fotorecettori, portando alla degenerazione maculare. Non potendo, però, essere prodotta dall'organismo, deve essere introdotta attraverso la dieta o assumendo supplementi nutrizionali. Poiché la varietà giallo-arancio di peperoni è un’ottima fonte del composto chimico, dato che uno solo ne può contenere quanto una trentina di pillole di integratori, per una dose raccomandata di 2 mg è sufficiente mangiarne non più di 100 grammi. La prossima fase dello studio sarà dedicata a sviluppare strumenti genetici per aiutare a selezionare e coltivare peperoni con un più alto contenuto del pigmento.

(red.)

FONTE: b2eyes